Come lavorare negli Stati Uniti: visti temporanei e permanenti
Regno Unito, Australia, Canada, Stati Uniti… Sono le mete predilette di chi oggi decide di tentare la fortuna e partire alla ricerca di un lavoro all’estero.
I tempi ovviamente sono cambiati e, se prima bastava chiudere la valigia e partire carichi di sogni per trovare qualche possibilità (certo non senza una buona dose di coraggio e intraprendenza), adesso la situazione è più complicata.
Non appena si esce dall’ambiente protetto della Comunità Europea, si comincia a dover fare i conti con visti temporanei, visti di lavoro, Green Card, ecc. Per questo motivo, quando si progetta di fare un balzo oltreoceano, è bene avere chiaro in mente cosa ci aspetta e le effettive possibilità di trovare lavoro.
Abbiamo già accennato ai documenti necessari per cercare un’occupazione in Australia, temporanea e permanente. Ma quali sono i permessi necessari per chi vuole trovare lavoro negli Stati Uniti?
Per lavorare in America, ci sono essenzialmente due strade: quella del permesso temporaneo di lavoro (Temporary Visa), e quella per il permesso permanente (Permanent Visa).
In linea generale, tutti i cittadini stranieri che intendono recarsi negli Stati Uniti necessitano di un visto, fatta eccezione per quelli che rispettano i requisiti richiesti per la partecipazione al programma Viaggio senza Visto (Visa Waiver): residenti nei paesi che aderiscono al programma (Italia inclusa) che si recano negli Stati Uniti per turismo o affari, e per un periodo inferiore ai 90 giorni.
Se, invece, si desidera restare per un periodo maggiore (oltre i 3 mesi quindi) è necessario ricorrere ai visti temporanei per i non immigranti (MRV), che si possono ottenere solo rientrando in determinate categorie.
Per fare ciò è necessario compilare dei moduli online, registrarsi al sito https://usvisa-info.com, pagare la tariffa di richiesta per il visto e programmare un appuntamento presso una Sezione Consolare.
Il visto più facile da ottenere è quello di tipo H-2A, ovvero per un impiego stagionale come agricoltore ma, quello più ambito è il visto di tipo H-2B, per i lavoratori che eseguono lavori di natura temporanea o stagionale. In questo secondo caso la trafila da seguire è più lunga e complessa poiché il numero di visti H-2B è prestabilito ogni anno, quindi non è facile rientrare tra i fortunati che ne possono beneficiare.
Quando invece si decide di stabilirsi negli Stati Uniti a lungo termine, preventivando un trasferimento permanente, si ricorre alla nota Green Card. Questo visto permanente, da rinnovare ogni 10 anni, si può ottenere in tre diversi modi:
- Attraverso la richiesta di rilascio da parte di un familiare già residente, che deve essere approvata da parte dell’USCIS (US Citizenship and Immigration Service);
- Attraverso la domanda di un datore di lavoro, che diventa una sorta di sponsor disponibile all’assunzione e al contratto, necessari per la richiesta del visto;
- partecipando al Diversity Visa Program, ovvero la lotteria che ogni anno mette in palio 50000 green card (basta iscriversi al sito www.dvlottery.state.gov).
Qualunque sia la vostra scelta, è fondamentale programmare la partenza e non avventurarsi allo sbaraglio. Trovare un lavoro prima ancora di mettersi in viaggio può essere un vantaggio e un’arma in più verso la conquista di un visto.
Per questo è sempre necessario un curriculum in inglese valido, redatto con la giusta lettera di presentazione. Guarda le nostre offerte e trova la migliore per te.
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